Lo credeva persino il grande Robert Nesta Marley di piantare la pianta di cannabis. da una pianta autofiorente otterrete meno cime. Queste piante sono più basse e non potrete controllare il periodo vegetativo per fare in modo che le piante si ingrossino e “riempiano” tutto lo spazio destinato alla crescita prima della fioritura. In ogni caso la pianta di ruderalis, dalla quale discendono le semi marijuana femminizzati varietà autofiorenti, produce meno cime rispetto a una varietà di sativa di indica. Alcune delle varietà autofiorenti nane, che arrivano a fioritura all’incirca in 60 giorni, produrranno in genere meno di 30 grammi per pianta. D’altra parte però, tutto questo sta cambiando negli ultimi tempi con l’introduzione delle
I semi di white widow indoor sono come fanno i grandissimi fluidi i rastafari coltivano la loro cannabis caso è quando il coltivatore è interessato di più a ottenere i semi piuttosto che la marijuana. In questo caso, tutte le piante di marijuana sono messe insieme fin dall’inizio. Certamente questo metodo produrrà dei semi ottimi, ma il primo metodo sarà sempre quello che produrrà dei semi di più alta qualità. Infatti, quando le piante di marijuana sono messe insieme fin dall’inizio e possibile che alcune piante femmina siano fecondate in anticipo, prima che si trovino in piena forma.
Cerca, inoltre, di applicare luci ‘calde’ sopra i tuoi bambini, oppure un termoforo: è importante mantenere i semi al caldo. Per trattare nel miglior modo possibile i tuoi semi, li dovresti inserire in un ambiente umido ed accogliente. Questo poli-ibrido è completamente autofiorente e matura in 70-75 giorni dalla germinazione, raggiungendo dimensioni ottimali se abbastanza luce (intensità e tempo).
Il principale agente psicoattivo della cannabis è il THC La temperatura elevata raggiunta durante la cottura la combustione provoca la decarbossilazione dell’acido tetraidrocannabinoico in THC, aumentando la quantità assorbita di quest’ultimo. Il Canada , il 20 giugno 2005 , è stato il primo paese ad autorizzare la messa in commercio di un estratto totale di Cannabis sotto forma di spray sublinguale Sativex standardizzato per THC e CBD , per il trattamento del dolore neuropatico dei malati di sclerosi multipla e cancro. Si stanno inoltre testando nel mondo farmaci che contengono una versione sintetica di alcuni dei principi attivi della cannabis ma questi per ora hanno mostrato molti più effetti collaterali e svantaggi rispetto alla pianta naturale.
Una meta-analisi del 2001 (che analizza tutti gli studi clinici pubblicati fino al 2000) conclude che la Cannabis è efficace nel dolore neuropatico e spastico, meno in altri tipi di dolore. È stato ipotizzato da alcuni che il mercato illegale della cannabis britannico sia dominato da varietà estremamente ricche in THC, fino a 4 volte i livelli normali, ovvero fino ad una concentrazione del 30% (si veda teoria del 16 percento in tal senso), ma nel settembre del 2007 studi non ancora pubblicati dell’università che per quanto riguarda il mercato della cannabis britannica, i contenuti in THC della droga in vendita non sono in media superiori al 14%, ovvero sono solo raddoppiati dal 1995 al 2005, e che il campione con il più elevato tenore di THC non supererebbe il 24%. Le due descrizioni implicano anche una nomenclatura differente, con la prima il principale cannabinoide viene definito come delta-1-tetraidrocannabinolo (delta-1-THC) mentre con la seconda diventa delta-9-THC (entrambi chiamati più semplicemente THC).
Il seme di canapa infatti fornisce all’uomo un altissimo nutrimento, tanto che poche fonti vegetali possono competere con il suo valore nutrizionale 13 La farina ricavata dalla macinazione del seme della canapa può essere usata anche per fare una pasta in tutto simile a quella di grano tenero, ma dal colore più scuro.